domenica 11 dicembre 2016

DONAZIONE QUADRO SERGIO DE BON







PIEVE DI CADORE
Il pittore cadorino Sergio De Bon, sabato 10 dicembre è ritornato   in Magnifica Comunità. Il suo ritorno non è dovuto ad un libro o a un ricordo del padre, l’archeologo  Alessio De Bon, ma di un quadro che la maestra Renza Fiori,   ha voluto donare alla Comunità cadorina, perché entrasse a far parte del patrimonio dei cadorini. La consegna è avvenuta durante la seduta del Consiglio generale dell’ente. “Ho collaborato molti anni con Sergio”,  ha affermato la maestra presentando il quadro ai consiglieri riuniti, dopo l’introduzione  fatta dal presidente Renzo Bortolot, “e sono sicura che ne sarebbe stato felice. Ho iniziato a collaborare con Sergio De Bon molti anni fa ed insieme abbiamo organizzato molte esposizioni a fini benefici. Aveva un grande cuore e vedeva la sua opera come una missione in favore dell’Umanità. Negli anni abbiamo recuperato gli studi di suo padre il noto archeologo  Alessio, per il quale nel 1998 abbiamo organizzato un convegno di studi a Calalzo. Negli ultimi anni Sergio, mentre si occupava  di grafica e di affresco, ha dedicato molto del suo tempo ad  insegnare le tecniche pittoriche nelle scuole. Insieme abbiamo scritto libri importanti, tra i quali la storia della Claudia Augusta Altinate. L’idea di  regalare alla Magnifica Comunità il quadro di Sergio”, ha aggiunto  la signora Fiori,  “è nato dalla considerazione che quell’opera, alla quale il pittore si era molto affezionato, era diventata per lui una delle cose più preziose, da tenere sempre vicina, tanto che erano state molte le richieste perché la vendesse, ma lui aveva sempre rifiutato. Era dunque l’opera più significativa ed identificativa per farlo ricordare da tutti i cadorini. E la Magnifica è il luogo, dove questo ricordo può essere conservato meglio e visto sia dai cadorini che dai non cadorini. Avrei voluto consegnarlo al presidente Bortolot, senza farlo sapere in giro, proprio per rispettare la riservatezza, che era una delle qualità di Sergio De Bon. Ma non è stato possibile, perché un dono di questo artista alla Comunità, non poteva passare inosservato, come non è passata inosservata la sua vita e quella della sua famiglia”. Sergio De Bon è  scomparso il  2 novembre 2013.  Il quadro lo aveva dipinto ancora negli anni ’80 e si  era molto affezionato, perché era stata una delle sue ultime opere in olio su tela, prima di passare all’affresco e alle incisioni.  Il dipinto, piuttosto grande (70 x 70), raffigura il centro storico di Pieve di Cadore, e proprio per il grande amore che Sergio portava per la sua “Piccola Patria”, lo aveva appeso ad una parete del suo studio e anche durante i suoi traslochi lo ha sempre voluto sotto gli occhi”. Sergio De Bon, pittore, incisore, botanico, archeologo e memoria storica del ‘900, era nato a Legnago, nel dicembre del 1926. Il padre, Alessio De Bon, era noto come il "rabdomante delle strade" per aver riportato alla luce centinaia di chilometri di strade romane. Sergio, dopo aver lasciato gli studi, iniziò la sua carriera lavorativa facendo vari lavori prima d’imboccare la strada dell’Arte: pittura e incisioni furono le passioni che l’accompagnarono per tutta la vita. Si sposò con Noemi, ma non ebbe figli e visse gli ultimi anni da  vedovo. 





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