sabato 21 dicembre 2013

Federalberghi a Napolitano: Presidente, non promulghi quella legge


Appello anche a Zaia perchè impugni la legge di Stabilità alla Corte Costituzionale.

Federalberghi Belluno ha raccolto la chiamata alle armi lanciata qualche giorno fa dal decano degli avvocati pubblicisti veneti, IvoneCacciavillani, e si è fatta promotrice, con la collaborazione tecnica dell'illustre giurista, di un duplice appello: al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano e al presidente della regione Veneto, Luca Zaia. 

Gildo Trevisan non ha esitato, dopo aver letto l'articolo dell'Avvocato veneziano, a contattarlo e a mettere la sua firma sotto la richiesta al Presidente della Repubblica di non promulgare la legge di stabilità per violazione della Costituzione nella parte in cui vengono assegnate nuove competenze e prerogative in materia tributaria alle province autonome di Trento e Bolzano, aumentando così la sperequazione e il dumping rispetto alle aziende – nella fattispecie, quelle alberghiere -  delle vallate bellunesi.
 “Constatare che il sentimento di sperequazione che l'imprenditore - ma anche il semplice contribuente - prova “a pelle” di fronte a questi provvedimenti che aumentano una differenza di regime tra concorrenti trentino-altoatesini e bellunesi è condiviso e sostenuto da una personalità del mondo accademico quale l'avv. Cacciavillani mi ha dato di nuovo la forza e lo stimolo a fare qualcosa di concreto per far cessare questa situazione antistorica. 
Se gli accordi  dettati da norme di diritto internazionali non possono essere uniteralmente modificate dal governo italiano, in un momento come questo, non sia proprio   il governo a legiferare  contro gli interessi dei cittadini bellunesi nel non rispetto  dei dettami costituzionali”.  

La lettera reca anche la firma di Franco Debortoli, presidente della Confcommercio provinciale. “Supportiamo l'azione di Federalberghi e la estendiamo a tutte le imprese del terziario. Sia chiaro: non è un'azione contro il TAA, ma a favore dell'adozione di politiche di sostegno a tutte le imprese del sistema alpino in modo omogeneo e coerente con il territorio al quale devono essere rivolte”. “non ci sfugge- continua Debortoli – che il Ministro Del Rio nella recente visita a Belluno ha definito l'adozione di queste misure come un passaggio quasi obbligato in forza di sentenze della Corte Costituzionale, ma non crediamo che questa sia una spiegazione soddisfacente. Il presidente quindi sia garante del principio di uguaglianza e non firmi la legge, costringendo il Parlamento a rettificare questa misura”.

Conclude Trevisan: “Il ricorso è già all'attenzione del Capo dello Stato, ma abbiamo voluto interessare anche il presidente Zaia perchè, in caso di inefficacia dell'azione presso il Quirinale, la Regione ha il potere di attivare il contenzioso di fronte alla Corte Costituzionale. Sono certo, viste le recenti nette prese di posizione del Governatore, che non mancherà di esserci di supporto”.

Anche l’Associazione Albergatori di  Cortina con il suo Presidente Gherardo Manaigo ha  appoggiato  l’azione. 

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